Sembra un sabato sera come tutti gli altri, eppure non lo è! Perché una volta al mese, solo un sabato al mese, la chiesa di San Carlo a Firenze, in via dei Calzaiuoli, non chiude al solito orario. Alle 21.30 il portone è aperto; dentro è buio, però senti un canto, il suono di una chitarra e ai piedi dell’altare il Crocifisso di San Damiano illuminato da tanti lumini.
Che cos’è questa stranezza che attira lo sguardo dei passanti, dei turisti che passeggiano, dei giovani venuti in centro per passare la serata?
Una volta al mese i Frati Minori di Monte alle Croci, a Firenze, organizzano una serata di preghiera ed evangelizzazione di strada, chiamata “Volto nella notte”: un incontro con un volto che ti guarda, che ti ama, ti ascolta e ti parla con il volto di Gesù. E noi ragazzi e ragazze della Gioventù Francescana diamo il nostro aiuto in questo servizio.
Dopo un momento iniziale di formazione con i frati che si occupano delle missioni, a ciascuno viene assegnato un compito diverso. Un momento di silenzio, di preghiera in cui chiedere aiuto alla Spirito Santo per la missione che andremo a fare, e poi via!
Alcuni a due a due sono inviati per la strada, a portare un annuncio ai passanti: un invito che non viene da noi, ma è Dio che chiama e invita. Le persone a volte se ne vanno, perché non sono interessate. Alcuni si mostrano incuriositi da questo invito, ma hanno già impegni e non vogliono fermarsi un attimo da un Amico che li aspettava e aveva desiderio di incontrarli quella sera. Altri dicono sì all’invito, in libertà, ed entrano in chiesa. Qui dentro vengono accolti da un gruppo di giovani al banchino, che consegna loro un foglio e una piccola candela.
Ed ecco il momento dell’incontro! Davanti al crocifisso di San Damiano ci sono due cestini: uno con la scritta “Gesù ti ascolta” e l’altro con la scritta “Gesù ti parla”. Le persone che entrano possono sedersi sulle panche della chiesa e fermarsi a pregare; possono scrivere sul foglio una preghiera, un pensiero, un’intenzione e metterlo nel cesto. Poi accendono la candela e la mettono ai piedi del crocifisso e possono prendere un altro foglietto dall’altro cesto, e ricevere un versetto di un salmo o di un vangelo che Dio vuole donare quella sera. Forse una risposta alla preghiera fatta, oppure una parola di consolazione, o una parola d’amore che si porta a casa come ricordo dell’inaspettata sorpresa quella sera.
E mentre alcuni giovani vanno in strada a invitare i passanti, altri rimangono in chiesa a pregare per i missionari per la strada e per tutti coloro che accoglieranno questo invito.
La notte è lunga, e le porte della chiesa, dell’incontro con l’amore di Dio, rimangono aperte fino a tardi. E alla fine della serata, quando ce ne andiamo, sentiamo anche noi una gioia nel cuore: perché la bellezza della missione è che fa bene a tutti, chi la fa e chi la riceve!