Riconoscere i propri talenti…. e tanto altro!
Dal 31 agosto al 3 settembre una sessantina di Araldini provenienti da tutta la Toscana si sono ritrovati sullo sfondo di una splendida cartolina tipicamente toscana, in una fattoria nella riserva del fiume Merse, nel comune di Monticiano (SI), per vivere il tanto atteso appuntamento che ormai da anni si ripete e che tutta la famiglia francescana aspetta con trepidazione e organizza con impegno. Giovedì alle 15.30 si sono aperte le porte dell’Araldin Academy, dove dei professori di eccezione si sono presentati ai bambini e agli animatori, professori di materie speciali, quali Fortezza, Cencio e Rammendo e Cavalleria. Nel corso dei tre giorni il preside ha tracciato un filo conduttore tra tutte le attività, e così Hercules dapprima, poi Biancaneve e infine Semola, che poi diventa Re Artù, hanno proposto delle attività di vario genere ai bambini.
Grande è stato l’entusiasmo con cui gli araldini hanno accolto l’invito a giocare, cucire, servire, disegnare, cucinare, camminare, cantare e anche ad ascoltare e pregare.
Alla fine dell’accademia, di fronte alla roccia di Re Artù, il nostro preside, ormai svelatosi San Francesco, ha invitato ognuno di noi a riconoscere il proprio talento ed estrarre quindi la spada, simbolo che anche noi possiamo diventare cavalieri, realizzando così il nostro sogno e progetto di vita.
Non possiamo negare le difficoltà logistiche, l’acquazzone di fine estate, l’allarme siccità tramutatosi in allerta meteo! Ma con stupore ci siamo ritrovati tutti ad ammettere che quello che più si è sentito è stato il clima di famiglia, vera, dove nessuno si è risparmiato, tutti pronti a offrire quello che potevamo, e a metterci a nudo di fronte ai piccolini della famiglia francescana!
Siamo tornati a casa con tanta stanchezza e tanti ricordi, tante risate e tanta fraternità vissuta che ci carica il cuore per tutto un anno! Non nascondiamo anche un po’ di soddisfazione per aver messo insieme così tante persone (a tavola eravamo un centinaio, tra araldini, animatori, cuoche e cuoco, frati, ospiti della famiglia francescana), tutti col sorriso e la spensieratezza che costituiscono la base per un buon campo!
Certo, le cose da aggiustare e migliorare sono tante, la commissione Araldini, costituita da terziari e gifrini si è formata solo da pochi mesi e, nonostante questo, ha già trovato una buona sintonia, tanto che in tre mesi è stato progettato, pensato, organizzato e messo su questo campo. Il lavoro di organizzazione è stata già di per sé un’esperienza di famiglia, un’esperienza viva di reciproco completamento, dove la ricchezza e la formazione dei terziari è stata completata dall’energia e dalla vitalità dei gifrini, più abituati a stare a diretto contatto con i bambini e ricchi dell’esperienza degli ultimi campi, sulla scia dei quali si è inserito anche questo campo, in una nuova continuità che si rinnova con le singole persone, ma sempre nella condivisione più completa all’interno della famiglia francescana. Siamo sicuri che questi pochi mesi e l’esperienza a Monticiano siano un punto di partenza importante, un modo per presentarsi e conoscersi tra animatori, araldini e genitori che ha avuto senz’altro un esito positivo e che ci fornisce la carica per pensare e progettare le attività dei prossimi anni.
Un grande ringraziamento perché a Monticiano abbiamo visto, forse per la prima volta, il nostro assistente Fra Massimiliano, che ci accompagna già da maggio, il nostro nuovissimo assistente nominato da poco, Fra Giovanni e il responsabile degli Araldini di Chianciano, Fra Norberto, che, tutti insieme, si sono occupati della salute spirituale dei piccoli e dei grandi, trovando il linguaggio giusto per comunicare, quello fatto di semplicità, di canti, di balli (si, davvero, i frati sono stati dei grandissimi ballerini!) ma anche di storie, quelle storie affascinanti della vita di Gesù e di Francesco che ci hanno innamorato tutti da piccoli.
Dobbiamo rendere grazie al Signore per averci dato la possibilità di passare questi giorni, ringraziando per il dono degli Araldini. Molti di loro, alla prima esperienza, si sono messi in gioco senza problemi, si sono affezionati agli animatori e nei loro occhi abbiamo ritrovato appagamento per tutte le ore sveglie a organizzare e parlare! Questi non sono bambini “ordinari”, sono bambini che, pur vivendo nel loro tempo, conoscono l’importanza del rispetto per l’altro, dell’amicizia, l’importanza della preghiera e di parlare di Gesù e di San Francesco, perché sanno già che da Loro tutto parte. Noi, almeno, li abbiamo visti così, per cui ci sentiamo di ringraziare in modo particolare le famiglie che permettono ai bimbi di frequentare il cammino francescano, con la speranza che i bambini crescano e ne continuino a far parte.
Barbara, Brunella, Fra Giovanni, Marco, Fra Massimiliano, Samantha, Sara, Silvia, Viola