“Domani si fa digiuno!”: puntuale, come ogni martedì che precede il mercoledì delle ceneri, mia nonna mi ricorda che inizia la Quaresima ed io, invece, non vedo l’ora che arrivi il giorno di Pasqua!
Ogni anno mi domando se sia possibile fare un salto in avanti di quaranta giorni, se sia possibile non vivere questo tempo così triste!
Ogni anno la stessa storia: l’astinenza, il digiuno, la penitenza, il cuore di pietra, la cenere, il ricordarsi costantemente che sono peccatrice…ma che tristezza! Gesù è risorto…lo sappiamo! Perché dunque dobbiamo vivere tutto questo? Come se già la vita non si preoccupasse di ricordarci, quotidianamente, di quanto siamo finiti, fragili, niente…cenere appunto!
È passato poco più di un mese da quando ho riposto l’albero di Natale, da quando tornavo a casa per cena e ad aspettarmi c’era la luce della capannuccia, della nascita! E ora?
Siamo solo a metà del primo giorno di Quaresima e il mio cuore è grigio…nessuna luce! Eppure mi sto preparando ad una festa (E CHE FESTA!!!) e dovrei essere energica, entusiasta, gioiosa perché io so già come “finirà” la festa…no?
Io non sento gioia, non vedo entusiasmo, non riesco a percepire la bellezza della Quaresima, nemmeno da chi cerca di viverla come me e, questo, mi rattrista ancora di più.
In sintesi: attendo solo il giorno in cui potremo cantare di nuovo “Alleluja”!
Devo passare un’altra Quaresima con la tristezza addosso? Basta! Quest’anno…io non voglio essere triste! Che cosa succede, allora, quando decidiamo di non rispondere più agli ordini della tristezza? Succede che iniziamo a pensare alle cose belle, alle grazie che abbiamo ricevuto ed io ho trovato la mia, anzi, la nostra!
Quest’anno vivremo una Quaresima un po’ particolare: avreste mai pensato, voi, di vivere la Quaresima nell’Anno Santo della Misericordia? Io no e sinceramente non so che cosa aspettarmi. L’unica cosa che so è che il nostro Carissimo Papa ha chiesto, per questo Anno speciale, a noi giovani, di “diventarne protagonisti, scoprendovi Figli di Dio” e di “crescere misericordiosi come il Padre”. Francesco ci ha lanciato questa sfida e penso che il suo invito si possa rinnovare ora, all’inizio della Quaresima, più che mai.
Dato che uno dei “punti” della nostra promessa è “il Vangelo come guida”, direi proprio che possiamo cominciare dal vangelo di oggi: “la tua elemosina resti nel segreto […] entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto […] quando tu digiuni […] non veda la gente che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto” (Mt 6,1-6.16-18).
Ma…i protagonisti non stanno al centro del palcoscenico con i riflettori puntati addosso?
Il mercoledì delle ceneri, dopo l’invito del Papa di diventare protagonisti di questo Anno Santo, in un periodo storico come questo in cui il mondo piange le ingiustizie dell’essere umano, in cui l’amico ha bisogno di specchiarsi negli occhi del “nemico” (e viceversa) per dirsi “ma che stiamo facendo?”, in cui l’Amore ha un bisogno disperato di urlare, di far sentire la propria voce, il vangelo ci dice di “agire”…nel segreto? Che strano!
Abbiamo quaranta giorni per scoprire il “segreto” che si nasconde in ognuno di noi…non sprechiamo questo tempo!
Vi abbraccio tutti,
Lindita