“La mia accettazione nella Gi.Fra”
Ho scelto di fare l’accettazione nella gi.fra un po’ perché i miei amici e i miei genitori l’avevano fatta e un po’ perché volevo finalmente fare parte a tutti gli effetti della fraternità.
Volevo compiere un passo avanti verso il diventare “gifrina”. All’inizio non capivo bene l’importanza di quello che avrei fatto e detto quel lontano otto dicembre. Solo quando ho letto la formula dell’accettazione mi sono resa conto che anche se non stavo facendo la vera e propria promessa gi.fra stavo promettendo di “servire alla gloria di dio e al compimento del suo comandamento d’amore per gli uomini”.sono parole difficili che non ho di certo compreso fino in fondo.
Dicendo questo sì mi sono presa una sorta di responsabilità.
Non è un punto d’arrivo. Per me è solo un punto di partenza per cominciare tutto il cammino che devo ancora fare. Tutti dicono che è molto difficile e lungo ma cercherò di compierlo ispirandomi all’esempio di vita di San Francesco,agli insegnamenti di Gesù, cercando di rispettare quello che ho promesso l’8 dicembre e soprattutto traendo esempio da chi questo cammino lo ha intrapreso da tempo. Non è facile e probabilmente finirò fuori strada molte volte ma questa promessa è il primo piccolissimo passo
L’8 Dicembre 2015 È stato un giorno pieno di emozioni che ricorderò per sempre.
Chiara
La domenica del 8 dicembre sono entrata a far parte della GIFRA.
L’accettazione nella gioventù francescana è un’ esperienza unica e speciale,non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Forse ancora non capisco a fondo cosa mi sono impegnata a fare , ma questo non vuol dire
che l’impegno a capirlo e a metterlo in pratica non ci sarà .
Mi sono sentita più responsabile e anche orgogliosa di far parte della GIFRA.
Mi ha reso gioiosa la consegna del “ nostro volto “e del Tau,
che ormai porto sempre con me , come per ricordarmi di cosa faccio parte .
Flavia